Centro Medico
C.M.S.
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Nella magnetoterapia si utilizzano gli impulsi elettromagnetici a bassa frequenza al fine di dare un notevole aiuto nella cura di diverse sintomatologie legate a stati infiammatori o a patologie ossee.
Gli impulsi elettromagnetici eccitando le cellule aiutano la rigenerazione dei tessuti ossei e cutanei, migliorano la rigenerazione dei tessuti ossei e cutanei, migliorano la circolazione sanguigna e stimolano la produzione di endorfine da parte del sistema neurovegetativo riducendo in tal modo il dolore che accompagna inevitabilmente lo stato infiammatorio.
La magnetoterapia, infine stimola l’assimilazione del calcio, importante per le ossa che rinforzandosi saranno meno soggette a fratture o a malattie degenerative.
Gli apparecchi di magnetoterapia generano campi prevalentemente magnetici statici o tempo-variabili con frequenza bassa.
La magnetoterapia è indicata nelle fratture recenti o ritardo di consolidazione, osteoporosi, morbo di Sudeck, pseudoartrosi, artropatie di natura infiammatoria degenerativa.
La spalla è un’articolazione molto complessa dal punto di vista anatomico e quindi come conseguenza ha un’ampia capacità di mobilità articolare.
Nella riabilitazione della spalla i tempi di recupero dipendono dal tipo di patologie e quindi dall’intervento al quale è stato sottoposto il paziente.
Ci riferiamo alle lesioni della cuffia, l’instabilità di spalla, artrosi scapolo omerale ,capsulite adesiva.
Per i post-operati durante il periodo in cui il paziente usa il tutore devono essere eseguiti una serie di esercizi per ridurre il dolore ma soprattutto per impedire la rigidità articolare. Questo avviene attraverso la ginnastica passiva. Dalla letteratura internazionale si evidenzia maggior risultato in un arco di tempo più breve, attraverso l’utilizzo del “kinetec” per 2-3 ore nell’arco della giornata, fino al raggiungimento di un valore di abduzione di circa 110°.
Indicazioni cliniche:
- Distorsioni e contusioni della spalla
- Artrotomie ed artroscopie in combinazione con sinovectomie, artolisi edaltre misure intrarticolari
- Artroplastiche di ogni tipo
- Dopo la mobilizzazione dell’articolazione durante la narcosi
- Fratture trattate mediante intervento chirurgico, pseudoartrosi, nella misura in cui sono stabili nei riguardi dell’esercizio
- Operazioni di decompressione (acromionplastica)
- Impianti di endoprotesi
Interventi nei tessuti molli nel cavo ascellare e nella zona del cingolo scapolare
MOBILIZZATORE KINETEC CPM per ginocchio e anche
La mobilizzazione continua passiva o CPM, consiste nella mobilizzazione del ginocchio o dell’anca effettuata mediante l’ausilio di apparecchiature meccaniche per trattamenti ortopedici.
La mobilizzazione passiva garantisce un più rapido recupero alla funzionalità delle articolazioni e previene la rigidità articolare. La mobilizzazione con il Kinetec CPM ginocchio/anca è un importante complemento al trattamento terapeutico ortopedico. Il suo impiego sia all’interno della struttura che nel servizio di noleggio domiciliare, garantisce ottimi risultati di recupero funzionale.
Indicazioni cliniche:
Riabilitazione del legamento crociato (LCA)
Artrotomie ed artroscopie in combinazione con sinovectomie, artrolisi, o altre misure intraarticolari (meniscectomie, patellectomie, etc)
Mobilizzazione in narcosi
Fratture trattate mediante intervento chirurguco, pseudoartrosi
Operazioni di trapianto muscolare
Artroplastiche e trapianto di endoprotesi
Osteotomie di correzione
Trattamento postinfiammatorio dell’articolazione
Resezione di tumori nell’area articolare
Osteotomie femorali ed acetabolari
Revisione di protesi totale
Artroplastiche dell’anca
Fratture della porzione prossimale del femore con riduzione e fissazione interna
Fratture acetabolari
Artrolisi dell’anca per l’eliminazione di formazioni ossee eterotopiche